Simulazione cervello su computer. Politecnico protagonista

Pagina aggiornata il 5 Febbraio, 2024

Uno dei progetti più ambiti a livello mondiale. Un’idea che fino a poco tempo fa poteva trovare spazio solo nei libri o nei film di fantascienza. E invece, oggi, ne parliamo al presente come di un qualcosa che potrebbe essere veramente realizzato.

Stiamo parlando della ricostruzione del cervello umano!

Il progetto Human Brain Project ha suscitato l’interesse dell’Unione Europea, che ora è pronta a finanziarne le spese (in palio un miliardo di euro dilazionati in dieci anni, per due progetti candidati).

La notizia, già di per sé fantastica dal punto di vista scientifico, si arricchisce di un ulteriore elemento, dai caratteri “patriottici”. Infatti, tra i protagonisti troviamo i ricercatori italiani che, insieme ad equipe internazionali (di 87 istituti di ricerca europei e mondiali), cercheranno di scoprire il modo per ricreare la nostra “centrale operativa”, il cervello umano.

La scoperta potrebbe portare a diverse conseguenze, tra le quali, ad esempio, la cura di malattie del sistema nervoso (Alzheimer, Parkinson, Epilessie e Schizofrenia).

Dall’Italia un importante contributo verrà dall’Università di Firenze con il LENS, il Politecnico di Torino, l’Università di Pavia, l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Fatebenefratelli di Brescia e il Consorzio Interuniversitario CINECA di Bologna. La sede operativa è a Losanna, in Svizzera, presso la Scuola politecnica federale (EPFL).

La simulazione, su un supercomputer, dovrebbe essere realizzata entro il 2023.

Risorse

Human Brain Project (HBP) e Graphene. Questi i due progetti che hanno “vinto” il contributo europeo. Il Politecnico di Torino è l’unico partner italiano che collabora in entrambi.

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