Sgombero campo nomadi abusivo a Torino, allontanate decine di persone

Pagina aggiornata il 1 Gennaio, 2020

06 / 08 / 2014
Dopo l’allontanamento di 25 persone dal campo nomadi abusivo di Lungo Stura Lazio, a Torino (leggi in basso), segnalato dalle autorità lo scorso 17 luglio, il Comune ha ieri divulgato alcune informazioni circa un nuovo sgombero nella stessa area torinese.

In virtù del sequestro nella zona, deciso dalle Autorità giudiziarie, sono state “invitate a lasciare” il campo, con il supporto di Polizia e Carabinieri, altri 20 Rom che vi stazionavano senza autorizzazione.

Come già specificato nell’articolo precedente, questi cittadini non avevano i requisiti per poter essere inclusi in programmi sociali di integrazione e avviamento lavorativo.

Da sottolineare il fatto che le persone allontanate vivevano in una situazione igienica e sanitaria inaccettabile, pericolosa per loro e per la comunità, con il rischio di diffusione malattie. Per completare la bonifica sono stati eliminati anche i rifiuti trovati nell’area.

Due cittadini, con precedenti, sono stati condotti in Questura.

Sale così a 80 il numero delle baracche abusive che nel 2014 sono state rase al suolo. 56, invece, il numero di persone che ha accettato di rispettare le norme previste dal progetto comunale per l’inserimento in società.

Potrebbe interessarti: Case popolari a Torino: stranieri o italiani? Dati ufficiali.

17 / 07 / 2014
Allontanamento di 25 persone dal campo nomadi abusivo di Lungo Stura Lazio
Il Comune ha divulgato quest’oggi un comunicato dove spiega l’allontanamento di 25 cittadini Rom che si trovavano all’interno del campo nomadi di Lungo Stura Lazio.

L’operazione rientra nel progetto di smantellamento dell’area, dove sono stati rimossi 60 su 91 insediamenti abusivi. Le persone fatte evacuare, dalla Polizia municipale e dalle forze dell’ordine, non hanno i requisiti, come altri già sistemati, per poter usufruire del sistema di integrazione sociale. Per partecipare si devono rispettare alcune regole fondamentali e lavorare, in modo da rendersi autonomi a livello economico, a partire dalle spese per la nuova abitazione proposta dall’amministrazione comunale (come il social housing).

I Rom aderenti all’iniziativa sono stati suddivisi in diverse zone di Torino e provincia. Sette famiglie, invece, hanno accettato di ritornare nel proprio Paese, grazie ad un coordinamento con associazioni rumene e alla possibilità di un inserimento lavorativo.

Entro il termine del 2014 dovrebbe essere evacuato l’intero campo nomadi.

Bamako-Dakar, parte il tour ciclistico solidale da Borgaro all’Africa

Pagina aggiornata il 16 Aprile, 2020

Parte domani l’edizione 2011 della “Bamako-Dakar – Il silenzioso Tour della solidarietà”, giunta quest’anno alla sua terza edizione.

Tra i protagonisti il borgarese Roberto Rinaldi, presidente del comitato territoriale Uisp, che decollerà, con una corposa delegazione, per il continente africano.

Leggi tutto

Bamako-Dakar, in bicicletta per l’Africa. Esperienza piemontese

Pagina aggiornata il 16 Aprile, 2020

Avevamo promesso lo scorso anno, in occasione della notizia sull’edizione numero zero della corsa ciclistica “Dakar-Bamako”, di continuare a seguire questo nobile progetto sportivo e solidale anche nell’edizione numero uno. Ogni promessa è debito ed eccoci qui a raccontare della corsa di quest’anno, ribattezzata “il silenzioso tour della solidarietà” perché appunto completamente organizzato con il mezzo di trasporto più silenzioso al mondo: la bicicletta!

Leggi tutto

Dakar-Bamako: una corsa solidale in bicicletta, per l’Africa

Pagina aggiornata il 16 Aprile, 2020

Dakar-Bamako, il tour della solidarietà in bici. Ecco le foto

Dal 17 al 22 Marzo si è svolta l’edizione numero zero della Dakar-Bamako, ribattezzata Il silenzioso tour della solidarietà perché completamente organizzato con il mezzo di trasporto più silenzioso al mondo: la bicicletta! Avevamo dato qualche mese fa la notizia per primi in questo sito del progetto voluto e sostenuto dalla UISP (Unione Italiana Sport Popolare) in collaborazione con il comitato Bici d’Italia in Africa e alla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che si è svolto tutto in territorio del Senegal.

Leggi tutto