Torino perde pezzi, addio mongolfiera

L’avventura del Turin Eye è finita!“, questa la scritta che appare sulla pagina web principale della società, l’Avio San Michele, che si occupava di organizzare i giri in mongolfiera a Torino.

Dopo sette anni di attività, un’altra attrazione turistica svanisce, dopo il vuoto lasciato dai battelli sul Po, devastati nel 2016 dall’alluvione che li ha trascinati contro il ponte Vittorio Emanuel I, pressi Murazzi.

Il grande pallone aerostatico che si alzava fino a 150 metri dal Borgo Dora, dove il sabato troviamo il famoso Balon, aveva contribuito a riqualificare la zona, attirando cittadini e turisti. I passeggeri potevano godersi una particolare vista panoramica, su un mezzo storico, d’altri tempi ma sempre affascinante.

Mongolfiera, Borgo Dora torino

La chiusura definitiva del servizio, oltre a privare la città di un altro simbolo, potrebbe riportare l’area allo stato di degrado precedente, quando ad animare le giornate non era il turismo ma lo spaccio.

L’unica mongolfiera urbana in tutta Italia, attiva dal 2012, è stata smontata, fatta a pezzetti. Non si potrà più scorgere nel cielo quel “pallino” bianco con le Alpi sullo sfondo. L’azienda che se ne occupava è fallita, un’altra che si è candidata per la nuova gestione ha trovato un muro alzato dal Comune di Torino sulla questione concessioni.

Il capoluogo piemontese perde i pezzi, oltre al commercio rischia anche il turismo se non si tutelano certe attrazioni.

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