Cani e padroni. Multe per chi non raccoglie, con DNA

In molte città, chi si appresta a passeggiare utilizzando i marciapiedi, deve armarsi di pazienza ed effettuare “pericolosi” slalom. È l’incubo di chi va di fretta per recarsi al lavoro, ma anche dei genitori con bambini che toccano tutto per strada.

Di cosa stiamo parlando? Di quelle composizioni poggiate sull’asfalto in bella mostra, lasciate dai cani con padroni “disattenti”.

I loro escrementi (degli amici a quattro zampe), le cosiddette deiezioni canine, si trovano spesso in giro per le città. Non solo sui marciapiedi, ma anche per strada, nelle piazze, nei giardinetti realizzati per i più piccoli.

Nonostante le aree attrezzate, nonostante il divieto presente ormai da decenni, questi padroni, spesso approfittando dell’assenza di persone nei paraggi, lasciano sporco a terra. Non raccolgono, come previsto dalla legge, le “cacche” dei propri cani, ovviamente incolpevoli quest’ultimi. Cittadini che approfittano delle ore serali/notturne per evitare di chinarsi e utilizzare gli appositi sacchettini.

Un bel problema, oltre che per il decoro urbano anche per una questione igienica. Pestare una di queste “sorprese” e portarle a casa o in auto non è il massimo.. .

A Carmagnola, in provincia di Torino, sembra abbiano trovato una singolare soluzione. Un metodo infallibile che “becca” i padroni distratti. Già alcune multe, superiori ai 150 euro, sono state emesse nei confronti dei cittadini che hanno dimenticato di raccogliere gli escrementi.

Il progetto si chiama “Con il DNA di Fido, io mi fido!” e il sistema di rintracciamento lo si capisce già dal titolo. La polizia locale, quando trova escrementi abbandonati, fa analizzare il DNA e tramite l’anagrafe canina si risale al proprietario.

Chissà se questo metodo troverà spazio anche in altre città, magari a Torino.

L’iniziativa è nata nel novembre del 2019, proprio per contrastare l’abbandono delle deiezioni canine. Per funzionare, il Comune ha introdotto l’obbligo di registrazione DNA dei cani appartenenti ai cittadini carmagnolesi.

Inizialmente è stata decisa una fase gratuita di registrazione, dal 2019 al 30 settembre 2022. In seguito, dal 1° ottobre 2022, i costi (40 euro) sono addebitati al proprietario. Chi prende un cane dopo tale data ha tempo 60 giorni (massimo) per registrarne i dati genetici.

L’acquisizione del DNA avviene tramite tampone salivare. Si può effettuare presso i veterinari della città, oppure nel canile comunale di via Torino 47, via Ceis 80 (da lunedì a venerdì ore 17-19).

Nel caso, durante un controllo, risultasse non in possesso dei requisiti previsti dalla legge, il proprietario rischia una sanzione da 50 a 500 euro, per ogni occasione in cui viene scoperto senza registrazione genetica.

Anagrafe canina: l’iscrizione del proprio cane può avvenire telefonando a numeri 011.69.30.420 / 430, per l’installazione del microchip. Non serve più andare all’Ufficio Tributi del Comune.

Iniziativa di Carmagnola per contrastare l'abbandono delle deiezioni canine con il DNA

Per dubbi o richieste di informazioni contattare l’ufficio Ambiente: telefono 011.9724258-384 / email ambiente@comune.carmagnola.to.it / email urp@comune.carmagnola.to.it. Sul sito del Comune di Carmagnola, sezione “Ambiente”, seguire la voce “Animali”.

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