Truffa Capodanno a Stupinigi. Rinvio a giudizio

Pagina aggiornata il 2 Aprile, 2023

17 settembre 2015 – Torna a far parlare di sé, il caso del Capodanno nefasto a Stupinigi, che ha negativamente coinvolto oltre mille persone desiderose di festeggiare un evento da sogno, la notte del 31 dicembre 2013.

Infatti, la Procura di Torino ha chiesto il rinvio a giudizio dell’organizzatore, Francesco Pistarà. I reati commessi sarebbero truffa e omissione di cautele.

Era stato anche creato un gruppo su Facebook per raccogliere testimonianze dei partecipanti e fornire informazioni sulla situazione. Trovate il link a fine pagina. Di seguito, invece, il nostro articolo sulla vicenda.

Aggiornamento 2014 – Sembra che la procura di Torino abbia iscritto nel registro degli indagati il titolare della società che ha organizzato l’evento.

I reati possibili potrebbero essere:

  • mancata comunicazione ad autorità di pubblica sicurezza (quindi senza autorizzazione relativa);
  • violazioni su sicurezza e norme anti incendio;
  • in presenza di querele, si potrebbe procedere anche per il reato di truffa.

02 gennaio 2014 – Per circa 1200 persone il Capodanno da sogno in un luogo meraviglioso si è trasformato in un incubo. Da diverse settimane era stata realizzata una campagna pubblicitaria “massiccia” per festeggiare l’ultimo dell’anno presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, alle porte di Torino. Numerosi gli aderenti all’iniziativa che han pagato 100 euro a persona, con la prospettiva di un programma da favola in attesa del 2014.

Palazzina di Caccia di Stupinigi

Da alcune segnalazioni presenti online, su diversi siti internet, era previsto cenone più disco (100 euro), a partire dalle 20.30, open bar incluso. L’ingresso solo per la discoteca alle 23 (40 euro), open bar incluso.

Nel menù: aperitivo, canape – pizzettine – salatini, olive all’ascolana, brisee di pasta di pane alle erbette, valdobbiadene e cocktail di frutta, antipasti (cotechino con lenticchie di Montepulciano, cubotti di focaccia ligure al lardo di colonnata in piramide, flan di cardi con fonduta al raschera), primi (paccheri di Gragnano su letto di pesto e gamberetti croccanti, risotto alle erbe fini), secondo (filetto di maialino in crosta di sfoglia, patate prezzemolate, ratatouille di verdure), dessert (zuccotto di panettone profumato al moscato con crema pasticcera e cioccolato fuso), caffè, acqua, vino bianco Gavi d.o.c , vino rosso Barbera d.o.c, Moscato D’Asti.
Musica: House & Commerciale – Revival

Purtroppo non è andata proprio così. Molte le segnalazioni ai media e alle forze dell’ordine. Sembra che il numero di partecipanti fosse troppo elevato per le risorse messe a disposizione.

Chi lamenta la scarsità del cibo, delle bevande, chi lo spazio ristretto per un elevato numero di persone, chi ancora l’inadeguatezza dei servizi igienici. Qualcuno propone di procedere per via legali, tramite denuncia, anche solo per trovare i responsabili e fargli pagare la superficialità con la quale hanno affrontato una manifestazione di tale portata; altri chiedono un rimborso, chiarezza su quanto accaduto.

Per riunire tutte le vittime di tale Capodanno “pacco”, è stato creato un gruppo su Facebook che al momento conta già più di 500 iscritti.

Se eravate presenti all’evento o se conoscete qualcuno che vi ha preso parte, potrebbe interessarvi l’iscrizione a tale pagina.

Eccola qui: www.facebook.com/groups/1444092712476244.

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