Date del passaggio all’ora legale. Storia e curiosità

Il cambio dall’ora solare all’ora legale è un appuntamento annuale che non riguarda soltanto la modifica degli orologi, ma incide profondamente sui nostri bioritmi e sulle abitudini quotidiane.

Ogni anno, la transizione avviene due volte: in primavera, a marzo, si passa all’ora legale, mentre in autunno, a ottobre, si ritorna all’ora solare.

Nel mese di marzo, quando si anticipa l’orario di un’ora, si sperimenta un “risveglio forzato” poiché bisogna alzarsi un’ora prima rispetto al periodo precedente. Tuttavia, questo spostamento porta con sé il vantaggio di avere più luce nel tardo pomeriggio, favorendo le attività all’aperto e un eventuale risparmio energetico, grazie a un maggior sfruttamento della luce naturale.

Al contrario, a ottobre, il ritorno all’ora solare consente di dormire un’ora in più al mattino, ma comporta che il crepuscolo arrivi anticipatamente, rendendo le giornate apparentemente più corte. I primi giorni dopo il cambio sono spesso caratterizzati da una fase di adattamento, durante la quale il corpo si riconfigura al nuovo ritmo.

Il dibattito su quale dei due sistemi sia più vantaggioso non è mai stato del tutto risolto: alcuni sostengono che il risparmio energetico derivante dall’ora legale sia ormai minimo, mentre altri evidenziano i possibili effetti negativi sul sonno e sul benessere generale. Studi recenti hanno infatti messo in luce come il passaggio d’orario possa disturbare il ritmo circadiano, causando momentanei disagi e una ridotta concentrazione nelle prime settimane.

L’origine storica di questa pratica è altrettanto affascinante. Sebbene spesso si attribuisca a Benjamin Franklin l’idea di “spostare” l’orologio per risparmiare candele, è stato l’inglese William Willett a proporre, nel 1907, un sistema più strutturato di modifica graduale dell’orario, idea che portò, nel 1916, all’introduzione del British Summer Time.

Da allora, numerosi paesi hanno adottato il cambio d’ora, sebbene con modalità differenti. Ad esempio, in Australia l’ora legale è attiva da ottobre a marzo, mentre in Brasile si applica da novembre a febbraio. In molti paesi africani e asiatici questa prassi non è diffusa, mentre in alcuni stati dell’ex Unione Sovietica viene adottata in maniera non uniforme.
Curiosamente, in Giappone non esiste un sistema ufficiale di ora legale, per rispondere alle specifiche esigenze degli agricoltori, e paesi come le Fiji e la Mongolia hanno abolito il cambio d’ora nei primi anni 2000.

Oggi, la discussione sul cambio d’ora continua a stimolare confronti sia a livello politico che sociale. Alcune nazioni stanno valutando la possibilità di abolire definitivamente questa pratica, cercando soluzioni che bilancino il risparmio energetico con il benessere della popolazione.

Nel frattempo, il passaggio dall’ora solare all’ora legale rimane un fenomeno emblematico, capace di ricordarci come anche un semplice spostamento degli orologi possa avere profonde ripercussioni sulla vita quotidiana e sulla nostra percezione del tempo.

Uomo, orologio. In casa di sera. Immagine generata con l'A.I.
Ora legale – Immagine generata dall’A.I.

Di seguito un calendario dei prossimi passaggi dall’ora solare all’ora legale, con le date in cui si effettua il cambio (ricordando che il passaggio avviene nella notte tra il sabato e la domenica, spostando gli orologi di 60 minuti in avanti):

  • 2025 – La notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo;
  • 2026 – Notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo;
  • 2027 – Tra sabato 27 e domenica 28 marzo;
  • 2028 – Tra sabato 25 e domenica 26 marzo;
  • 2029 – Tra sabato 24 e domenica 25 marzo;
  • 2030 – Tra sabato 30 e domenica 31 marzo.

Solitamente si “spostano le lancette” dalle 02.00 alle 03.00. Alcuni dispositivi elettronici si aggiornano automaticamente.

Queste date segnano il momento in cui, in tutta l’Unione Europea e in molti altri paesi, si passa dall’ora solare all’ora legale, anticipando così di 60 minuti l’orario.

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