Riscaldamento Torino, periodo accensione termosifoni

Pagina aggiornata il 17 Ottobre, 2023

Periodo di accensione generale dei caloriferi

Il Comune di Torino appartiene alla zona climatica “E”, in una scala che va da “A” a “F”. Per questa fascia è consentita l’accensione del riscaldamento centralizzato (attivazione degli impianti termici) in un determinato periodo dell’anno.

Con il Piano nazionale del contenimento dei consumi, lo scorso anno, tale arco di tempo si è accorciato di 15 giorni. Nei prossimi mesi, invece, è previsto un “risparmio” di 10 giorni, oltreché una riduzione dell’orario giornaliero e dei gradi centigradi consentiti.

Per il 2023/2024 sono state finalmente ufficializzate le date dal Comune di Torino.

In pratica, si ritarderà 3 giorni l’accensione del riscaldamento torinese e i termosifoni smetteranno di fornire calore 7 giorni prima.

Nel dettaglio, quindi: dal 18 ottobre 2023 all’8 aprile 2024.
Maggiori informazioni (fasce orarie, temperature, ecc..) sono disponibili alla pagina: Periodo di accensione riscaldamento centralizzato a Torino.

Questo dovrebbe rispondere alla classica domanda posta dai cittadini, ossia “Quando accendono i termosifoni a Torino?“. Un’informazione particolarmente richiesta dopo metà settembre, con le prime giornate fredde e umide, soprattutto quando l’inquilino, alla ricerca di un po’ di calore, si avvicina al calorifero e, toccandolo, si accorge che questo è ancora spento.

Per maggiori informazioni rivolgersi al proprio amministratore di condominio, poiché le accensioni anticipate non sono più di competenza del Comune.

In questo periodo i cittadini si interessano molto anche al Cambio ora legale/solare.

Seguono indicazioni dello scorso anno.

Aggiornamento 27 ottobre (ufficiale): ulteriore proroga, riscaldamenti accesi dal 3 novembre e fino al 30 novembre per massimo 10 ore al giorno. Da dicembre dovrebbero aumentare le ore quotidiane, fino a 13.

Aggiornamento 21 ottobre (ufficiale): la Città di Torino ha firmato l’ordinanza per posticipare al 29 ottobre l’accensione del riscaldamento, viste le alte temperature registrate in questi giorni e l’attuale contesto internazionale. Escluse le strutture ospedaliere, le scuole materne, gli asili nido, piscine, attività industriali che hanno particolari esigenze di produzione.

Il Comune di Torino comunica le date ufficiali. Il periodo si accorcia di 15 giorni, con inizio 8 giorni dopo e fine 7 giorni prima, quindi: dal 22 ottobre (posticipato ulteriormente al 29 ottobre 3 novembre) 2022 al 7 aprile 2023, compresi), con un tetto massimo giornaliero di 14 ore (scende a 13 ore il limite stabilito dall’articolo 9, DPR 412/93 – Limiti di esercizio degli impianti termici, 10 ore fino al 30 novembre).

Tuttavia, in caso di condizioni climatiche avverse e di eccessivo freddo, l’attuale legge (D.P.R. 412/93 e DPR 551/99) permette l’accensione degli impianti di riscaldamento anche dal 16 aprile al 14 ottobre, con un tetto massimo giornaliero di 7 ore e un livello massimo della temperatura di 20° centigradi.

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Torino, piazza Castello in un giorno di pioggia
  • Silvio – Siamo al 15 ottobre e puntualmente in tutta la città sono accesi i riscaldamenti. In considerazione delle condizioni climatiche del momento, non è possibile prevedere una proroga alla data di accensione ? Ma gli amministratori Comunali non hanno il cervello per ragionare e per emettere divieto di accensione. Il risultato è che viviamo con temperature di oltre 28 gradi all’interno dei locali. Poi ci lamentiamo dell’inquinamento e del costo del riscaldamento. FC
  • Biagio – Buona sera, ottobre temperature calde, si può rimandare l’accensione? Occorre un’ordinanza comunale o l’amministratore agisce in piena autonomia? Grazie.
  • Raffaella – Abito in un condominio del 1971 con riscaldamento a pavimento, praticamente impossibile da regolare, avendo un’inerzia di tre giorni per l’accensione e lo spegnimento. In questo periodo non mi sembra si senta particolarmente la necessità di riscaldamento date le temperature, ma l’amministratore ha comunque deciso di accendere. Io vivo tutto l’inverno con le finestre aperte e le maniche corte, con 23° in casa.
  • Andrea – Per non aver freddo nei cambi di stagione, basta vestirsi più pesanti, aggiungendo un golf, la canottiera, un pigiama di flanella… rimedi che noi adottiamo sempre nei mesi freddi avendo il riscaldamento autonomo. Infatti non ci ammaliamo mai, anzi…
  • Salvatore – Abito in un condominio di tre scale, con porticato, i primi piani di tutte e tre sono svantaggiati e non superano mai 17/18 gradi pur avendo migliorato i porticati con materiali isolanti. Siamo in discussione con l’amministratore, per l’eliminazione della pausa giornaliera oppure aumentare la temperatura .Spero ci sia qualcuno che possa rispondere a questo, senza incorrere a sanzioni Grazie
  • Cesare – Faccio notare che nel condominio essendo ad angolo non vi sono mai più di 18 gradi e alla sera il termosifone viene spento alle 21
  • Luciano – Nello stabile ci sono 10 condomini. Per 9 vanno bene 12 ore di accensione al giorno, 1 ne vuole 14. La decisione va presa a maggioranza? Saluto e ringrazio.
  • Per Luciano – In teoria funziona così nei condomini
  • Michele – E’ mai possibile che la sera alle 21.15, con i termosifoni spenti in camera da letto e nella sala, abbiamo 23°, e per lo più restano accesi dalle ore sei del mattino, alle 23.30 la sera.
  • A chi bisogna denunciare per questa irregolarità: il conduttore della caldaia insieme all’amministratore, che non prendono provvedimenti, dopo tante volte richiamati per l’eccessivo caldo? Desidero una risposta o forse sarebbe ben dare una bella multa (salata) a questi Signori.
  • Beppe – Si deve risparmiare, aspettare, poi li spendiamo nelle stufette elettriche e termoventilatori, per non prendersi qualche malanno, ma siamo democratici e bisogna avere la maggioranza nei condomini, chi ha le casette per conto suo fa come le pare, saluti e buon tiepidino in casa.
  • Roberta – Ho ritelefonato al Comune di Torino e, questa volta, la risposta è stata che non bisogna aspettare il permesso del Sindaco, ma l’amministratore deve convocare i condomini in assemblea e, se c’è la maggioranza di favorevoli, si può accendere. Distinti saluti.
  • Per Roberta – Salve, proprio come abbiamo scritto qui sopra. Buon proseguimento.
  • Luca – Chi ha le termovalvole, può chiedere di tenere accesa la caldaia h24 per poi usufruirne in base alle proprie esigenze?
  • Per Luca – Salve, sono richieste che può fare l’amministratore di condominio in base alle decisioni prese dai vari inquilini. Buon proseguimento.
  • Anonimo (per Luca) – Noi, attivando anche il teleriscaldamento, abbiamo richiesto l’estensione dell’orario d’accensione termosifoni, anticipando alla mattina e posticipando la sera.
  • Cesare – Visto l’umidità e la temperatura esterna di questi giorni non sarebbe stato male un’accensione anticipata dei caloriferi (magari solo mattino e sera) magari evitando di riscaldare (come successo in passato) in quei giorni di marzo quando le temperature esterne sono già gradevoli.
  • Anonimo – In casa oggi (9 ottobre) alle ore 15,30 abbiamo una temperatura di 17,5 gradi. Siamo tutti raffreddati. Perché bisogna attendere il 15 per accendere i termosifoni dal momento che il DPR 412/93 e il DPR 551/99 permettono l’accensione degli impianti? Ora, il mio amministratore si ostina ad attendere l’ordinanza del sindaco (che non serve) ma soprattutto dal momento che abbiamo le termovalvole perché non accendere?
  • Annamaria – Perché accendere il riscaldamento? Dov’è finito il rigore, il risparmio e l’aria pulita? Sono solo io che mi lamento, non si potrebbe posticipare l’accensione degli impianti quando c’è veramente più freddo o perlomeno solo al mattino? Sarebbe gradita una risposta grazie.
  • Rudi – Oggi, come ieri, piove ed abbiamo ben 13 gradi di temperatura esterna… l’impianto è regolarmente spento. Mi domando cosa serva il termostato che ho dovuto applicare “per legge” ai miei radiatori per regolare la temperatura a 18 gradi.
  • Gigi – Rudi, mi hai tolto il … commento di bocca. Siamo irregimentati, circondati da regole cervellotiche che pretendono di dominare anche gli eventi atmosferici, dettate da gente che non riesce neppure a dominare le buche per strada. Siamo insomma gli eredi sfortunati dei servi della gleba. Solo Annamaria è contenta. Beata lei.
  • Enzo – Viviamo con le finestre aperte e a maniche corte e nonostante tutto i riscaldamenti condominiali sono accesi al massimo regime. E’ normale tutto ciò? possibile che l’unica difesa per non pagare inutilmente spese di riscaldamento sia dare 2 calci all’amministratore alle prossime votazioni?

3 commenti su “Riscaldamento Torino, periodo accensione termosifoni”

  1. Se le condizioni climatiche continuassero suli livelli attuali, dato il contesto in cui si sta vivendo, mi parrebbe opportuno cominciare a ragionare di una proroga alla data di “spegnimento “

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