Visita al Museo Egizio di Torino. Almeno una volta, si deve

Riproponiamo il nostro invito per una visita presso il Museo Egizio di Torino. Un contesto unico al mondo, dall’atmosfera misteriosa.

A quasi dieci anni dal suo completo restauro e ampliamento, da noi vissuto con trepidazione in quel periodo, non possiamo che ribadire quanto già scritto più volte: almeno una volta nella vita ci si deve inoltrare in questo mondo antico.

Il 1° aprile 2015, l’affascinante museo torinese è rinato con l’apertura delle porte al pubblico, e, per l’occasione, con alcune interessanti iniziative. Prima di tutto l’ingresso era libero e gratuito per tutta la giornata (anche con un po’ di coda, molti non si sono fatti sfuggire un’opportunità del genere). Era un modo per ringraziare il pubblico che ha continuato a visitare le sale espositive nonostante la presenza del cantiere e la limitata apertura (alcune sale erano chiuse durante i lavori).

Un nuovo museo aveva bisogno anche di un nuovo logo. E infatti eccolo qui sotto, realizzato da Migliore+Servetto Architects. Una versione grafica i cui simboli sono legati a importanti significati e uniscono il binomio Torino-Antico Egitto.

Logo nuovo Museo Egizio di Torino
Logo nuovo Museo Egizio di Torino

Nel logo si trova un’indispensabile fonte di vita, l’acqua, del Nilo e del Po. In esso troviamo anche il concetto di dinamicità e di continua evoluzione. Un’icona rappresentativa, semplice e complessa allo stesso tempo. Un’unica linea che dà luogo a due lettere la M e la E di Museo Egizio, che possono intercambiarsi a seconda del punto di vista (verticale o orizzontale).
Inoltre la grafica si rifà al carattere “Bodoni”, creato dal piemontese Giambattista Bodoni oltre due secoli fa e già utilizzato per la targhetta storica del museo.

Da diversi anni si può finalmente ammirare una nuova disposizione dei reperti storici e i mutati percorsi espositivi che sono stati raddoppiati. Un’esperienza straordinaria, con molti più tesori da ammirare rispetto al vecchio allestimento. Video guida di ultima generazione con informazioni extra e possibilità, per i gruppi, di strumentazione audio collegata con la propria guida.

Una struttura ottocentesca che ospita uno dei musei archeologici più affascinanti del mondo, con reperti antichissimi e ben conservati, esposti con uno stile moderno e tecnologicamente avanzato.

  • 10.000 metri quadrati distribuiti su quattro piani
  • 1080 giornate di lavori
  • 6.500 reperti storici esposti

Per conoscere maggiori dettagli, utili per una “doverosa” visita al Museo Egizio, consigliamo di leggere una nostra pagina sempre aggiornata. Troverete giorni e orari apertura, prezzi dei biglietti, contatti e altre informazioni.

Ecco il collegamento: Museo Egizio di Torino. Orari, biglietti e storia.

Museo Egizio di Torino. Interni, visitatori
Il Museo Egizio di Torino

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Il successo del museo restaurato

Nove anni dopo quel grande giorno, l’inaugurazione del nuovo Museo Egizio di Torino, tanto atteso e che ha suscitato molta curiosità tra gli appassionati di civiltà antiche e visitatori di mostre più o meno abituali, cerchiamo di fare un brevissimo bilancio: “è stato un vero successo”. Soprattutto grazie a un grande direttore, Christian Greco.

Già l’anno seguente, nel 2016, era stata premiata una donna, un’insegnante in visita, quale milionesimo visitatore dalla primavera precedente.

I torinesi, prima della riapertura, avevano imparato a convivere con il progetto in fase di realizzazione. Passeggiando per il centro della città, in via Accademia delle Scienze 6, parallela della più nota via Roma, non si poteva fare a meno di notare il cantiere, reso esteticamente più gradevole all’esterno, che celava i lunghi lavori previsti per la risistemazione del primo museo egizio in Europa e secondo al mondo per importanza dopo quello a Il Cairo.

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