Covid-19, vietato l’accesso ai parchi

Era nell’aria, molti sindaci e presidenti di regione lo chiedevano, alla fine è arrivato il famoso divieto d’accesso ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici. L’ordinanza è stata firmata dal Ministro della Salute.

Il nuovo Coronavirus (il Covid-19) non sembra trovare abbastanza ostacoli nel nostro paese, complice anche la disobbedienza dei molti cittadini che improvvisamente hanno assaltato le aree verdi, formando pericolosi assembramenti.

Per colpa di qualcuno, così, pagano tutti gli altri che magari facevano attività motoria nel rispetto delle regole. Scene di persone sedute nei prati dei parchi urbani a fare pic-nic (non è certo il momento questo…), sport in compagnia, passeggiate di gruppo. Non è possibile sconfiggere l’epidemia in questo modo.

La Cina, adottando restrizioni molto più pesanti (e prima di noi), è riuscita ad arginare i contagi in 100 giorni. Noi, se continuiamo così, raggiungeremo l’obiettivo in un lasso di tempo maggiore; e questo comporterà una durata più lunga delle restrizioni, staremo chiusi in casa per più tempo.

Parco del Valentino, Torino (Foto di repertorio)

Cosa dobbiamo fare, dunque? Stringere i denti, “soffrire” tra le nostre quattro mura (magari approfittando del prezioso tempo per portare a termine progetti a lungo rimandati), tutti quanti, in modo da superare prima l’emergenza e tornare a popolare i parchi, i giardini e abbracciare i nostri cari.

Torniamo all’ordinanza del Governo, cosa si può fare e cosa no?

  • Vietati parchi, giardini, aree verdi, ville.
  • Vietato svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto
  • Consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione, rispettando le distanze e le regole già in vigore.
  • Chiusura locali che vendono alimenti e bevande nelle stazioni ferroviarie e lacustri (presso laghi), nei distributori di carburante (unica eccezione le autostrade, dove si può prendere solo prodotti da asporto e consumarli all’esterno).

Queste nuove regole varranno dal 21 al 25 marzo. Quasi sicuramente, dal 25 marzo entrerà in vigore un nuovo decreto che raggrupperà tutte le ordinanze emesse nelle ultime settimane più altre regole, in base all’evolversi della situazione.

Risorse

Stare a casa. Non è poi così difficile. Segui sui social l’hashtag #iorestoacasa.

Lascia un commento